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SOLO DIRIGENTI SULLA MOBILITA’ STRAORDINARIA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI FUORI REGIONE

A Viale Trastevere, il 12 aprile, partirà la discussione sulle questioni legate alla dirigenza scolastica. Fra queste emerge, in tutta la sua criticità, quella sulla mobilità   dei dirigenti scolastici fuori regione. Chi si troverà  a quel tavolo non avrà  un compito facile, in quanto la situazione che si prefigura  non ha precedenti. I dirigenti scolastici del concorso 2011 e quelli del concorso 2017, sono accomunati dalla stessa, legittima aspirazione: ritornare nelle proprie regioni  di origine e ricongiungersi ai propri affetti familiari,  risparmiando migliaia  di euro per affitti di casa, doppie bollette, viaggi e stress. I primi (2011), di fatto centinaia di presidi campani che per diventare dirigenti hanno chiesto la interregionalità, hanno atteso pazientemente l'esaurimento della graduatoria di quel concorso, con la speranza del rientro. Nel frattempo hanno una situazione che li vede fuori regioni da sei anni,  con gli inevitabili problemi dovuti alla lontananza, sacrificando una parte notevole del loro stipendio per poter soggiornare nelle regioni a cui sono stati destinati per loro specifica richiesta.  Hanno lavorato e risolto problemi, per esempio contribuendo al superamento delle reggenze multiple in molte regioni  del Nord, hanno dato la loro disponibilità,  si sono sacrificati con senso del dovere. Loro anche vogliono rientrare a casa, così come i dirigenti del concorso 2017, che hanno hanno partecipato ad un concorso nazionale di velocissimo reclutamento, che ha seminato un notevole malcontento, frutto della differente situazione fra coloro  che sono subito stati immessi in ruolo, lontano da casa, e coloro che, pur se in fondo alla graduatoria, sono riusciti ad avere la sede vicino casa.  SOLO DIRIGENTI ritiene che tutte e due le situazioni vadano valutate con la stessa attenzione e sottolinea che proprio per la concomitanza delle rivendicazioni è necessario stabilire criteri che contemperino gli interessi  dei dirigenti tutti, stabilendo  necessariamente  un "modus operandi" trasparente e che rispetti  il principio  del diritto. SOLO DIRIGENTI auspica una gestione trasparente ed in punta di diritto di questa delicata faccenda, con criteri  che rispettino l'anzianità  di servizio, il vincolo triennale, e le esigenze personali e familiari relative alla legge 104. Si deve evitare l’ennesima lotta interna, l’ennesima frammentazione, con chi urla più forte e magari ritiene i propri diritti più… diritti, e chi ha avuto solo il torto di attendere in silenzio la via istituzionale. Buon lavoro a quanti si adopereranno  per disciplinare, senza tentazioni faziose, questa difficile situazione.

SOLO DIRIGENTI