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LA SCUOLA PUBBLICA ANCORA TROPPO SOLA NEL DESERTO DELL’IGNORANZA. La triste vicenda dell'Istituto di Santa Marina di Policastro

Spesso ci ritroviamo a descrivere situazioni in cui i dirigenti scolastici sono vessati, stressati da una serie di incombenze indescrivibili, con carichi di lavori e mansioni indefiniti. Qualcuno a volte ci accusa di esagerazione, in fondo fare il preside è un bel mestiere e lo stress e le responsabilità sono coerenti con il prestigio e lo stipendio ricevuti. In fin dei conti i dirigenti scolastici sono legali rappresentanti di realtà scolastiche complesse, hanno la responsabilità di migliaia di alunni e della loro educazione, di centinaia di docenti e del personale della scuola. Poi ti imbatti in una situazione come quella capitata a Maria De Biase, collega dell’IC Santa Marina di Policastro (SA) e comprendi che le nostre battaglie a difesa della dignità dei dirigenti scolastici, in cui ci spendiamo ormai da oltre due anni, non sono solo giuste, sono sacrosante! Il Sindaco del posto, con la scusa del Covid 19 e interpretando a suo uso e consumo le normative,  sta fisicamente smantellando la scuola della collega De Biase senza neanche condividere le scelte come prassi vuole e come se la dirigente scolastica fosse una figura marginale nella vicenda. In modo autoritario, diciamo padronale, ignorando  la legge sull’autonomia e le proprie e altrui prerogative, sta smembrando la scuola, facendo entrare di forza gli operai a svolgere lavori non concordati, cambiando ubicazione alla segreteria e all’ufficio di presidenza, agli archivi, confinati  nel cinema del paese, lasciando gli alunni nel plesso di appartenenza, a distanza dall’ufficio della Preside. Una decisione autoritaria, presa senza consultare gli organi competenti, ignorando le regole minime della collaborazione fra l’ente proprietario dell’edificio scolastico e la scuola autonoma stessa, di cui la dirigente è legale rappresentante. Ignorando le tante lettere inviate dalla Dirigente, che ha proposto in modo collaborativo e responsabile altre soluzioni. Decisioni prese con protervia, adducendo motivazioni legate alla continuità didattica, come se la cosa fosse di competenza e comprensione di un Sindaco. Una  decisione dettata probabilmente dall’ignorare quali siano le prerogative dell’amministrazione comunale, della dirigenza scolastica e dello stesso Consiglio di Istituto. Una decisione che SOLO DIRIGENTI stigmatizza, così come stigmatizza l’assoluto silenzio che ha circondato questa vicenda, come se fossimo davanti ad una questione da relegare nel capitolo “piccole diatribe di paese” . 

 

Per noi di SOLO DIRIGENTI è invece lo specchio dell’ignoranza e della supponenza che circonda ancora tutto quello che riguarda la scuola pubblica in Italia.  E se un Sindaco di un piccolo paesino lo possiamo forse scusare, magari non ha studiato il DPR 275 o il Decreto legislativo 165, non sono scusabili l’opinione pubblica e gli stessi sindacati, silenti. SOLO DIRIGENTI esprime la propria solidarietà alla Dirigente De Biase, rinomata per le sue lotte ambientali, premiata per questo dal Parlamento Europeo e da Italia Nostra. La sua scuola, plastic free e menzionata a livello nazionale, non merita di essere smembrata, semmai merita di essere tenuta in palmo di mano, come esempio di scuola all’avanguardia.