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SPOSTARE LA SCADENZA DELLA MOBILITÀ

SOLO DIRIGENTI CHIEDE AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DI SPOSTARE LA SCADENZA DELL’OM 182/2020 SULLA MOBILITÀ PER IL PERSONALE DOCENTE ED ATA E DELL’OM 183/2020 PER I DOCENTI DI RELIGIONE, DI ALMENO UN MESE RISPETTO ALLA SCADENZA DEL 21 APRILE 2020, AL FINE DI CONSENTIRE AI DIRIGENTI SCOLASTICI DI ORGANIZZARE IL LAVORO CON TEMPI PIÙ DISTESI, DI RICHIAMARE IN SERVIZIO QUANTO MENO PERSONALE POSSIBILE, IN ATTESA CHE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA ED IL CONTAGIO MIGLIORINO NELLE PROSSIME SETTIMANE.

SOLO DIRIGENTI ritiene una forzatura, quella operata dal Ministero della P.I., la pubblicazione delle due Ordinanze del 23 marzo 2020, relative alla mobilità di tutto il personale scolastico, con scadenza 21 aprile 2020. La pubblicazione delle Ordinanze pone infatti alcuni interrogativi sulle modalità di azione del Ministero. Quello sulla  mancanza di interlocuzione con la parte sindacale, che sembra diventata prassi consolidata. Ma anche quello della prassi di comunicare attraverso i social, che sono strumento per veicolare contenuti, ben lontani  dal canale ministeriale a cui eravamo abituati. Infine le procedure per gli adempimenti previste dalle Ordinanze inducono ad una riflessione che suggerisce prudenza, in quanto il personale scolastico che vive la scuola come prassi quotidiana si interroga, sgomento, sugli scenari che si profilano all’orizzonte per ottemperare alla scadenza prevista dalle Ordinanze: sicuramente vi sarà, necessariamente, una riapertura delle scuole con rientri di Assistenti Amministrativi che assumeranno, come in tempi  “normali”, una funzione di supporto ai docenti, anche con consultazione di fascicoli in cartaceo e con la consulenza che in altri tempi svolgono gli stessi sindacati,, di fatto in aiuto ai Sindacati, le cui sedi sono oggi chiuse in ottemperanza al DPCM del 22 marzo 2020.  tempi scelti per l’emanazione delle Ordinanze, da parte del M.I., denotano una scarsa attenzione alla reale complessità ed organizzazione del lavoro nelle scuole e una sottovalutazione della situazione che sta vivendo il nostro Paese per la pandemia Covid19, con milioni di lavoratori italiani chiusi in casa e per i quali qualsiasi adempimento a cui far fronte diventa fonte di angoscia. SOLO DIRIGENTI, per queste motivazioni, chiede lo spostamento della scadenza.

SOLO DIRIGENTI – Il Presidente, Alessandro Turchi