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SENZA PAROLE

SOLO DIRIGENTI non ha parole di fronte alla richiesta effettuata dal Ministero agli USR relativa alla didattica a distanza. Ci chiedono un monitoraggio, entro il 18 marzo, urgente, quindi. “Il Ministero intende avviare un'indagine sulle modalità di realizzazione e svolgimento della didattica a distanza per avere in tempi brevi un quadro generale e realistico di come si stanno attrezzando le istituzioni scolastiche per fare fronte all’attuale emergenza”… Grottesco. Mentre la scuola italiana ha lasciato in mano a noi dirigenti tutta una serie di problematiche non definite dagli stringenti DPCM, mentre quindi siamo stati lasciati soli nel tentativo di comprendere quali siano i servizi minimi da assicurare, per capire quali  siano le nostre responsabilità relativamente alla sicurezza da Coronavirus del  personale in servizio. Mentre ci siamo dibattuti, in assenza di precisazioni dal Ministero, su quante fossero le ore minime per tenere aperta la scuola senza incorrere in violazioni di legge, prima fra tutte l’interruzione di pubblico servizio, pur senza attività didattiche in presenza e pur senza altre attività rilevanti da gestire. Mentre ci siamo dovuti barcamenare  per inventare una didattica a distanza mai sperimentata prima, mentre abbiamo dovuto confrontarci in maniera spesso non facile con consigli di classe virtuali da coordinare a distanza, con conference call a cui non tutti sono avvezzi, nel frattempo dovendo anche accompagnare psicologicamente ed umanamente studenti, genitori e docenti stessi, mentre ci siamo dovuti confrontare con famiglie senza computer, con ragazzi senza cellulare e senza la possibilità di connettersi, mentre ci siamo dovuti rendere conto che ancora tanti docenti non sono avvezzi all’uso dei device e della rete per la didattica. Mentre abbiamo continuato ad andare a scuola, pur in presenza di una attività sempre più virtuale e non materiale, mentre abbiamo dovuto compilare autocertificazioni e rispondere senza urlare a chi ci chiedeva cosa facevamo a scuola senza alunni, mentre accadeva tutto questo, in un crescendo di autodeterminazione e di scelte solitarie come non mai, senza alcun supporto né del Ministero né delle task force delle varie USR, ecco che arriva la richiesta di compilare un ennesimo monitoraggio. Senza tanti giri di parole SOLO DIRIGENTI chiede che sia ritirata e lasciata a tempi migliori, questa richiesta. E chiede una maggiore considerazione del lavoro dei dirigenti scolastici, ancora una volta in prima linea, da soli. Nel frattempo continuiamo a lavorare per il bene della scuola italiana, mai come oggi sulle nostre spalle. Ce la faremo!

Alessandro Turchi - Presidente di SOLO DIRIGENTI