· 

NON SPRECHIAMO QUESTA OCCASIONE

#roma30ottobre

Domani a Roma si aprirà un nuovo capitolo per una categoria fino ad oggi troppo chiusa in se stessa, autoreferenziale,  concentrata sulla propria scuola, sui propri stakeholders, sulle proprie circolari, sui propri alunni. Centinaia e centinaia, forse mille, dirigenti scolastici, provenienti da tutte le parti d’Italia, convergeranno in Largo Bernardino da Feltre, per manifestare un sacrosanto diritto, quello di non andare in galera nell’esercizio delle proprie funzioni. Non vogliamo qui entrare nelle pieghe di un decreto, l’81 del 2008, che è stato sviscerato da più parti, con interventi autorevoli di giuristi e bravi colleghi. Non vogliamo soffermarci neanche sulla nostra professione, così importante, così delicata, così complessa, ma anche così sottovalutata da un’opinione pubblica sempre distratta sui temi dell’istruzione e da una classe politica che spesso la scuola non sa neanche cosa sia. Vogliamo semplicemente rimarcare l’importanza di ritrovarsi, con almeno un decimo dei dirigenti scolastici italiani, in una piazza, tutti assieme, a manifestare per un diritto, che poi è anche il diritto di milioni di famiglie, di tutta una nazione, il diritto ad avere scuole sicure, edifici in cui si faccia in santa pace cultura, si possa apprendere in serenità. I numeri della manifestazione sono importanti e qualcuno grida già al miracolo. Merito di chi ha promosso l’iniziativa, di chi ci ha creduto da subito, di chi l’ha sponsorizzata, incurante dei silenzi sindacali, dei tentativi della prima ora di boicottaggio, insensibile alle notizie di riunioni che alcune istituzioni hanno strategicamente programmato per il 29 e 30 ottobre. I Dirigenti scolastici saranno a Roma per spiegare visivamente che non ci stanno più, che la misura è colma, che non vogliono più essere i capri espiatori di un sistema che non funziona. Tutti sanno, il mondo politico, il mondo dell’informazione, quello degli Enti Locali, il Ministero, gli Uffici Scolastici Regionali, tutti sono consapevoli dello stato delle nostre strutture, dei gravi rischi, ma tutti fanno finta di dimenticare che il capro espiatorio alla fine è uno solo, il dirigente scolastico. Domani saremo tutti a Roma,  per ricordare al sistema politico che c’è la necessità di modificare una legge assurda che ci considera impropriamente datori di lavoro. Sarà un bel segnale, con i dirigenti che decidono di esserci, senza intermediari, dato che quasi tutti i sindacati, troppo spesso silenti su questa questione, hanno fatto finta di distrarsi, anche in questa occasione. Chi sarà a Roma, domani, vorrà anche dare un bel segnale a chi dimentica troppo spesso il nostro stato di frustrazione, di professionisti in prima linea e senza difese su tante questioni, prima fra tutte quella della sicurezza. #roma30ottobre potrebbe rappresentare, se non ci saranno egoistici tentativi di capitalizzare l’esposizione mediatica da parte di qualcuno, il trampolino di lancio di una nuova stagione della dirigenza scolastica. Non sprechiamo questa occasione.

 

Alessandro Turchi