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UN BENVENUTO AI RITARDATARI, DA SOLO DIRIGENTI, CHE CI HA CREDUTO DA SUBITO

Era la sera dell’11 ottobre, da poche ore era stata comminata la pesante sanzione disciplinare di 5 mesi a Franca Principe, da pochissimo era stata conseguentemente promossa, da Pietro Rapisarda e Teodoro Musacchio,  l’iniziativa del 24 ottobre (poi diventata del 30) a Roma. SOLO DIRIGENTI da subito ha creduto alla mobilitazione e già quella sera, alle 22, fu emesso il primo comunicato in tal senso, di sostegno e partecipazione. Per la nostra Associazione il tema della sicurezza è sempre stato il tema numero uno, consapevoli come siamo che la nostra bellissima professione è minata da questa spada di Damocle terribile. Essere responsabili di strutture non nostre, che ci vengono consegnate in cattivo stato e senza certificazioni, essere responsabili della salute di migliaia di alunni senza avere la possibilità di eseguire manutenzioni, senza poter intervenire, senza avere il supporto delle istituzioni, senza essere veri e propri datori di lavoro, è infatti il tema numero uno della dirigenza scolastica. Da subito abbiamo aderito a quella iniziativa, consapevoli di non volere vetrine per la nostra Associazione, anzi, mantenendo un basso profilo, nella consapevolezza di dover contribuire ad aprire l’iniziativa a tutte le forze, a tutte le sigle. Non era il momento degli steccati e delle divisioni, tutti, ma proprio tutti, dovevano partecipare. Sindacati e associazioni, ma anche istituzioni, si sono invece subito defilati e resi protagonisti di azioni  diversive o, addirittura, di disturbo. Magari decidendo per il 30 ottobre “importanti” conferenze di servizio e assemblee, oppure semplicemente ignorando l’iniziativa spontanea del 30 e sperando che questa si “sgonfiasse”. O semplicemente sconsigliando ai propri iscritti, come è successo in parecchie zone d’Italia, la partecipazione e l’enfatizzazione dell’evento.  Ma le cose sono andate male, per loro, e giorno dopo giorno  la data del 30 ottobre, nell’immaginario collettivo dei dirigenti scolastici, nei sogni peggiori di chi ci voleva inerti, sta diventando sempre più il D Day della sicurezza, nel nome di Franca Principe e oltre Franca Principe. Giorno dopo giorno questa marea umana (ci avviciniamo a mille) si sta allargando e sta travolgendo sigle e intenti negativi, desideri di sopire e stroncare, punti di vista attendisti, convenienze e apparati. E piano piano si cominciano a vedere, all’orizzonte, alcuni tentativi dell’ultima ora di salire tardivamente sul carro dei vincitori. Va bene, va tutto bene, diranno gli organizzatori, diciamo tutti noi, l’intento è quello di sollevare il problema e di arrivare a Roma in tanti, tantissimi, per far comprendere alla politica che la misura è colma. Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, vanno bene tutti gli appoggi, anche di coloro i quali da subito si erano messi semplicemente alla finestra sperando di assistere ad un flop. Adesso arrivano di corsa a gridare solidarietà e sostegno. Andiamo avanti, sono i risultati che contano. Ma non dimenticate mai che noi ci abbiamo creduto da subito e da subito abbiamo allertato e mobilitato le nostre strutture regionali per iL buon esito della manifestazione. Anche se siamo in Italia, a volte la coerenza e la serietà sono ancora una virtù. 

SOLO DIRIGENTI