· 

PERCHE’ SOLO DIRIGENTI HA DETTO SI

Abbiamo pronunciato il SI da subito, appena avviata l’iniziativa da parte degli organizzatori, già dalla sera del giorno 11 ottobre avevamo emesso un comunicato per spiegare l’adesione convinta alla manifestazione del 30. Non è accettabile la assurda situazione di vedere, di fronte alle inadempienze degli Enti Locali e davanti al palese disinteresse della politica per la scuola, non è accettabile che il capro espiatorio per ogni manchevolezza e per ogni incidente sia il dirigente scolastico. Noi non siamo datori di lavoro, non siamo datori di lavoro, non siamo datori di lavoro!  Da una parte si depotenzia il nostro ruolo, si mette in discussione addirittura la nostra funzione, si sminuisce la Legge 107/2015, dall’altra si pretende che il dirigente scolastico abbia responsabilità difficili da sostenere. Noi non possiamo ristrutturare a nostre spese gli edifici, non possiamo, spesso, entrare in possesso neanche delle certificazioni di agibilità, limitando il nostro potere alla transennatura delle zone a rischio, non avendo neanche la certezza che siano a rischio, dato che non abbiamo strumenti e competenze tecniche. Chi ci legge lo sa bene, il tema della sicurezza è stato dal primo giorno di vita della nostra associazione, il tema numero uno, abbiamo seguito con grande apprensione i processi di Franca Principe come prima la vicenda di Livio Bearzi e le tante vicissitudini piccole e grandi che hanno visto coinvolti i nostri colleghi dirigenti scolastici. Abbiamo sempre ritenuto un assurdo il Decreto Legislativo 81 del 2008 che, di fatto, ci condanna in compiti e responsabilità che non possono essere nostri. Abbiamo sofferto di quanto accaduto drammaticamente a tanti colleghi, ultima la dirigente della scuola di Milano in cui un alunno è caduto dalla tromba delle scale. Siamo vicini a lei, come a Franca Principe, umanamente e professionalmente ma anche perché nella loro condizione ci possiamo trovare tutti da un giorno all’altro. Diciamoci la verità, quanti sono i colleghi che riescono a dormire sonni tranquilli, specialmente al pensiero degli edifici fatiscenti, delle manutenzioni non eseguite, del particolare insignificante dimenticato? E di fronte ci troviamo una magistratura che non fa sconti, un sistema scolastico niente affatto disposto all’indulgenza, in cui le ovvie manchevolezze generalizzate del sistema scuola di oggi d’un tratto, davanti ad un caso singolo, diventeranno omissione del dirigente. Se oggi una certificazione di agibilità inesistente sembra la norma, tant’è che poi continuiamo come se niente fosse ad accogliere gli alunni, il giorno in cui accadrà qualcosa sci ritroveremo alla berlina. Ed al giudice, davanti al quale saremmo soli, poco importerà che “così fan tutti”. E allora SI alla manifestazione del 30, una volta tanto senza distinzione di bandiere e di sigle, una adesione senza se e senza ma. Così non si può continuare. La politica, prima ancora dei sindacati silenti, deve prendere atto che la scuola ha bisogno di serietà e non è serio fare del dirigente scolastico l’unico capro espiatorio di un sistema manchevole.

 

SOLO DIRIGENTI