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LO SPORT DI SCARICARE LE INEFFICIENZE SUL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prima puntata

Vogliamo affrontare la questione della comune pretesa che i  dirigenti scolastici siano delegati e debbano rappresentare in giudizio l’Amministrazione al posto dell’Avvocatura dello Stato. Un modo come un altro per far comprendere il pensiero di fondo della stessa Avvocatura: “Noi abbiamo da fare, voi dirigenti potete benissimo andare in giro per tribunali al posto nostro”. Ma andiamo per ordine. Si moltiplicano i casi di delega ai dirigenti scolastici per cause davanti ai giudici.   Abbiamo ricevuto questa mail da parte di un nostro iscritto.

 

“Per l’ennesima volta l’Avvocatura dello Stato mi scrive delegandomi in una causa davanti al giudice del lavoro. In questo caso si tratta dell’infortunio di un alunno, che aveva in un primo momento una prognosi di soli tre giorni che poi si è “aggravata”, probabilmente perché… transitato da uno studio legale. Insomma, il solito teatrino. L’Avvocatura mi scrive e mi delega definendomi “funzionario dell’Amministrazione”, declassandomi quindi da dirigente a funzionario. E mi chiede di  partecipare alle udienze, di gestire il rapporto con il tribunale, di seguire dall’inizio alla fine la causa. Da sapere che lo scrivente dirige una scuola con molti plessi, migliaia di alunni, decine di progetti, compresi Erasmus e FESR, insomma, non voglio dilungarmi, una scuola complessa come quelle che tanti altri dirigenti si ritrovano a gestire. Seguire una causa legale vuol dire sottrarre tempo al mio lavoro impegnativo e di grande responsabilità, basti pensare al discorso sicurezza e ai rischi che un dirigente scolastico corre tutti i giorni, festivi compresi. Quindi accendo il PC e scrivo una PEC all’Avvocatura, spiegando che non intendo essere delegato, non intendo perdere le mie giornate dietro ad un sistema giudiziario inefficiente, trascorrere ore in un’aula di tribunale, aspettare i comodi di qualche giudice dormiglione, sgomitare a fianco di avvocati in carriera alla ricerca di un fascicolo, in compiti che comunque mi vedrebbero inesperto, del resto sono laureato il Lettere Moderne, non in Giurisprudenza.  Il Responsabile dell’Avvocatura, con aria di sufficienza, mi risponde spiegandomi che con il termine “funzionario” si voleva intendere un qualsiasi esponente della mia scuola, non necessariamente il dirigente, con questo facendo intendere, evidentemente, che un bidello o il preside, per loro non fa alcuna differenza. Già questo avrebbe i contorni dell’assurdo, ma non finisce qui, infatti nella stessa missiva mi viene spiegato che l’Avvocatura, visto il mio diniego, si rivolgerà ad un avvocato del libero foro, fermo restando che “gli oneri economici graveranno sull’amministrazione scolastica”. Cioè la mia scuola dovrà pagare un avvocato “non scelto da me” ma dalla stessa Avvocatura. Vi sembra normale tutto ciò?”

 

No, non è affatto normale, siamo in teatro, ad assistere ad una rappresentazione pazzesca. In cui i dirigenti scolastici sono come sempre calpestati nella loro dignità. Una amministrazione (l’Avvocatura) palesa inefficienze e per questo ci  delega in compiti non nostri.  Ma se ci rifiutiamo siamo costretti a far pagare alle nostre scuole fior di euro per retribuire avvocati che, udite udite, non sono scelti da noi.  Quando contrattualizziamo qualcuno la normativa prevede che si svolgano ricerche di mercato, che si acquisiscano  preventivi e disponibilità, che ci forniamo di delibere, insomma una serie di procedure  prima di impegnare l’amministrazione scolastica in una nuova spesa. In questo caso dovremmo retribuire avvocati non scelti da noi, non previsti da noi, di cui non conosciamo nulla e su cui non abbiamo svolto indagini di mercato. Franz Kafka era un dilettante rispetto a questa gente! SOLO DIRIGENTI comincia da oggi ad impegnarsi su questo tema e ad affrontare questa problematica, iniziando con l’interrogare da subito il Ministro e la stessa Corte dei Conti. 

 

SOLO DIRIGENTI