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SOLO DIRIGENTI: SOLIDARIETA' ALLA PRESIDE CONDANNATA

Non ci stiamo più, noi dirigenti scolastici, ad essere i capri espiatori delle inefficienze di un Paese che considera la scuola un inutile orpello e gli edifici scolastici dei luoghi fuori da ogni giurisdizione. Nell’esprimere solidarietà piena alla collega Franca Principe, condannata in via definitiva per un incidente occorso ad uno studente mentre lei era a cento chilometri di distanza impegnata come presidente degli esami di stato, SOLO DIRIGENTI rimarca ancora una volta la assurda situazione in cui settemila dirigenti scolastici, in Italia, si ritrovano a lavorare. La notizia della condanna in Cassazione della preside, del resto, non stupisce più di tanto, èuna vicenda di “ordinaria insicurezza” accaduta in uno dei cinquantottomila edifici scolastici italiani, molti dei quali vecchissimi, senza manutenzione e spesso non dotati delle certificazioni di legge, come evidenziato dal XIX rapporto di Legambiente sull’edilizia scolastica.  Una brutta storia, da qualsiasi parte la si guardi, che rende tutti i dirigenti scolastici ancora più precari nell’espletamento del loro ruolo e nello svolgimento dei loro incarichi, se neppure le distanza annullano o limitano le responsabilità. Una situazione che sta diventando insostenibile. Fra responsabilità e carichi di lavoro sempre più astrusi ed indefiniti, stipendi a livello di dieci anni fa, proposte di legge incompatibili con il nostro lavoro e con le nostre funzioni, come il controllo biometrico della presenza. Il tutto alla vigilia di una permanente campagna elettorale per le elezioni europee ed amministrative in cui la tematica scuola non è stata mai affrontata in alcun dibattito, quasi che in Italia l’argomento scuola sia diventato un tabù. SOLO DIRIGENTI fa ancora una volta appello a tutti i sindacati, affinchè in modo unitario, al di là delle sigle e delle appartenenze, delle tessere e delle convenienze personali, si conduca tutti assieme un’unica battaglia su pochi ma decisivi punti: la sicurezza, innanzitutto, degli stipendi adeguati e delle condizioni di lavoro compatibili con una scuola moderna e ambiziosa. E’ sempre più difficile lavorarci, in questa Scuola, come è difficile tutelare l’incolumità di chi ci lavora e studia senza poter poi gestire direttamente la sicurezza, così come è difficile lavorarci vivendo sulla nostra pelle l’indifferenza generale che ci circonda. SOLO DIRIGENTI