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LETTERA APERTA AL MINISTRO BUSSETTI

Egregio Ministro, la vicenda è quella della professoressa di Palermo sospesa dal servizio dal locale Ufficio Scolastico Provinciale, per non aver vigilato sui contenuti di un lavoro realizzato dai propri alunni. Anzi, per non averlo “censurato”.

La vicenda ha contorni grotteschi e, per questo motivo, continua a sembrare incredibile, se non ci fossero le interviste, gli articoli di giornale, i servizi televisivi, penseremmo ad una fakenews. Nel 2019 l’operato di una docente viene fortemente condizionato dalle autorità amministrative. Ci siamo a lungo interrogati, come SOLO DIRIGENTI, Associazione Nazionale di  Dirigenti Scolastici, se formulare o meno il nostro punto di vista, egregio Ministro, alla fine abbiamo optato per questa lettera con cui esprimere le nostre perplessità  con cui chiederLe, ufficialmente, di intervenire per fare chiarezza. I docenti, quindi per conseguenza anche i dirigenti scolastici, devono vigilare sui contenuti e sui compiti degli alunni? Cioè, l’articolo 33 della Costituzione o tutti i principi della stessa carta Costituzionale che inneggiano alla libertà di pensiero e di espressione, non sono più in vigore? La scuola italiana tutta, non solo noi dirigenti scolastici, chiede di conoscere il Suo parere. Grazie

 

Alessandro Turchi – Presidente di SOLO DIRIGENTI