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"QUESTI" FANNO SUL SERIO

 

 

 

Parecchi colleghi, in questi giorni, ci stanno chiedendo un intervento in merito all’emendamento approvato pochi giorni fa dalla VII Commissione della Camera nell’ambito del “Decreto concretezza”. Un emendamento sciocco, inutile, vessatorio per i dirigenti scolastici, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, presi di mira e discriminati. Come è noto, infatti, relativamente dall’obbligo di introduzione nella Pubblica Amministrazione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi del personale, vengono esclusi i docenti ma non i dirigenti scolastici. Con gli insegnanti che sono esclusi dal provvedimento in quanto la scuola ha una sua specificità, come se poi noi dirigenti (ed il personale ATA) lavorassimo in altre amministrazioni. La cosa è palesemente discriminatoria, perché (articolo 25 del Dlgs 165/2001) i dirigenti delle scuole sono valutati per i risultati e non per i minuti o le ore trascorsi nei locali scolastici, come questo provvedimento sembra invece indicare alla pubblica opinione. Ci sembra così strano e assurdo commentare questa notizia, come avevamo fatto già alcuni mesi fa di fronte a quella che nelle anticipazioni pareva una fake news, ma a quanto pare “questi” fanno sul serio nel volerci ulteriormente relegare in un ruolo sempre più controllabile e di sottomissione. Una volta i dirigenti scolastici erano l’anello di congiunzione fra la politica, l’esecutivo e l’offerta formativa delle scuole. Oggi sembra sempre più che vengano bellamente ignorati, con provvedimenti come questo, che tendono a relegare questo incarico in un angolino sempre più buio. Stigmatizziamo, come SOLO DIRIGENTI, questa ulteriore dimostrazione di ignoranza sul nostro ruolo da parte di chi dovrebbe invece aiutarci nel portare avanti un lavoro pesante, poco gratificante, mal pagato e a rischio. Chiediamo a tutti un passo indietro rispetto a questa volontà di controllo e umiliazione dei dirigenti scolastici. Chiediamo, soprattutto, ai tanti colleghi che ci pressano chiedendo azioni precise e prese di posizione, di sostenerci tutto l’anno e non soltanto in queste occasioni macroscopiche.

Alessandro Turchi