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CHIACCHIERE DA BAR E DIRIGENTI SCOLASTICI

 

 

Da questa mattina circola sui social un articolo di un giornale che non vogliamo neanche citare per non fare inutile propaganda. Tale articolo, di un certo Franco Bastianini, riporta notizie di un presunto provvedimento in animo del Ministero della Pubblica Amministrazione, tutto da concordare con il Miur, tutto da scrivere, tutto da verificare, che prevede (sembra) il controllo di presenza a scuola del personale attraverso complessi sistemi di verifica biometrica, impronte digitali, telecamere e chi più ne ha più ne metta. Il tutto senza oneri per lo Stato e a carico delle scuole. Tale sistema di rilevamento riguarderebbe, primi fra tutti, gli stessi dirigenti scolastici che, come altrettanti travet, dovrebbero essere monitorati negli orari e negli spostamenti quotidiani. Chi minimamente conosce le nostre scuole, le difficoltà che abbiamo anche solo per difendere quei quattro PC comprati magari con i fondi europei, dalle regolari incursioni di malviventi, chi sa le difficoltà che abbiamo per convincere gli enti locali a mettere in atto i minimi provvedimenti per la sicurezza, noi che siamo i “datori di lavoro”, chi conosce le nostre strutture, spesso aperte agli alunni pur non avendo certificazioni e parametri giusti, non può che rimanere allibito di fronte ad articoli del genere. Non ci sono fondi per gli antifurti, per cambiare le lampadine o mettere in sicurezza le aule, e si troverebbero invece per controllare a tappeto le presenze dei dirigenti della scuola attraverso sistemi complessi di verifica biometrica? Assurdo!  E poi, da quando il lavoro dei dirigenti scolastici si misura con il tempo trascorso a scuola, quando invece siamo responsabili dei risultati? Insomma, un articolo “lunare” che al momento rimane incomprensibile, molti pensano ad una bufala, ad un pesce d’aprile fuori tempo. Ma di questi tempi niente sembra più strano quando si parla di scuola, spesso senza capirne il funzionamento, a volte avendole frequentate distrattamente e con scarsi risultati. Meglio avvisare subito che, di fronte ad una disposizione del genere, se mai arrivasse, i dirigenti scolastici d’un tratto si compatterebbero come non hanno mai fatto, per urlare un sonoro NO.